Radio 3 – L’esperanto della scienza | Lo strapotere dell’inglese fra vantaggi e rischi
Il Dottor Mannaro publikigis antaŭ 3 jaroj en la Itala Ĉu en Esperanto?
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Priskribo
Tratto da Radio 3 Scienza del 10 maggio 2022. Al giorno d’oggi l’inglese è la lingua ufficiale della scienza*: a questo punto l’italiano e le altre lingue rischiano di trasformarsi in un dialetto, inadatto a parlare di scienza?
* e non l’esperanto, come invece grida il titolo…
Ascolta qui la puntata intera:
https://www.raiplaysound.it/audio/2022/05/Radio3-Scienza-del-10052022-f2c697d2-2f77-418a-b968-934c4f1f674b.html
‘Nel mondo classico furono il greco e il latino. Poi anche l’arabo durante il medioevo e nuovamente, in età moderna, il latino. E poi le lingue nazionali, in primis il francese e il tedesco. Oggi la lingua universale della scienza è l’inglese: dalle prestigiose riviste scientifiche ai convegni e alle conferenze internazionali si scrive, si legge e si parla in inglese scientifico. Così migliaia di ricercatori in tutto il mondo si misurano quotidianamente con una lingua diversa da quella madre, non senza difficoltà. Assicurarsi la revisione di un articolo scientifico comporta un certo costo, e sono diverse le testimonianze di chi si è visto rifiutare la pubblicazione di un “paper” per via di un inglese poco fluido. Quanto del sapere scientifico viene trascurato o ignorato per problemi linguistici? Un maggiore sforzo di traduzione sarebbe utile o si rischia di perdere pezzi dell’informazione stessa? E quali effetti ha la diffusione dell’inglese scientifico sulla stessa lingua inglese? Ne parliamo con Maria Luisa Villa, già docente di immunologia all’università degli studi di Milano e accademica della Crusca, e con Nicola Nosengo, giornalista scientifico e caporedattore della rivista Nature Italy. Al microfono Elisabetta Tola.’